06/12/2025
Degli esperti delle Nazioni Unite hanno nuovamente espresso preoccupazione per le condizioni di lavoro dei lavoratori immigrati, di maggioranza bengalese, in Malesia, in particolare riguardo lo sfruttamento, il reclutamento con l’inganno e il crescente schiavitù da debito.
Secondo le notizie dell’ONU molti lavoratori, nonostante abbiano pagato spese di selezione anche cinque volte maggiori rispetto a quelle ufficiali, sono rimasti bloccati in Bangladesh. Altri abusi subiti dai lavoratori sono la confisca del passaporto, false promesse sulla presenza o il tipo di lavoro e la richiesta di continui pagamenti aggiuntivi. Senza documenti appropriati i migranti bengalesi rischiano inoltre di essere arrestati o deportati e non riescono ad avere accesso al supporto necessario.
L’ONU esorta entrambi i paesi, Malesia e Bangladesh, a investigare e far rispettare i diritti dei lavoratori. L’ organizzazione no-profit Human Rights Watch invita anche gli stati da cui provengono le aziende importatrici, come gli Stati Uniti e gli stati membri dell’Unione Europea, a verificare che queste merci siano state prodotte rispettando i diritti dei lavoratori.
Ricerche e redazione
Irene V.